30 marzo 2015

Cosa fa mio figlio su internet?



COSA FA MIO FIGLIO SU INTERNET? È il titolo dell'evento conclusivo del laboratorio «Sicuri su Internet» realizzato dall’Associazione Media Educazione Comunità, presso la Scuola secondaria di primo grado di Moggio Udinese (Istituto Comprensivo di Trasaghis). Un incontro per genitori ed educatori organizzato dal gruppo Nuove tecnologie della Rete «B*sogno d'esserci» e dall’Associazione Media Educazione Comunità per accompagnare i minori on-line. Come sta cambiando il modo in cui i nostri figli usano il Web, i Social Network e gli smartphones?
Quali rischi, reati e danni possono essere causati da comportamenti apparentemente innocui? Quale ruolo e quali strategie possono attuare i genitori per accompagnare i figli ad un utilizzo consapevole e positivo della rete?

Sono solo alcune delle domande che cercheranno di trovare risposta venerdì 10 Aprile 2015 alle ore 20.30 presso la Sala Polifunzionale «Romano Treu» a Moggio Udinese.
Interverranno:

Marco Grollo: formatore e consulente nell’area della Media Education. Negli ultimi quindici anni ha scritto e coordinato progetti in oltre dieci regioni italiane sui seguenti temi:

rapporto pubblicità/benessere dei bambini; marketing rivolto alla prima infanzia; sicurezza in internet e approccio critico alla rete;

gestione educativa dei media in famiglia; media, informazione, creazione della pubblica opinione; social media e partecipazione giovanile.

È autore, con Emanuela Nardo, del volume Educare con i media. Dalle competenze orizzontali alla consapevolezza”, Edizioni Junior

Giacomo Trevisan: formatore e consulente Media Education. In collaborazione con l’Associazione M.E.C ha organizzato e svolto conferenze e workshop rivolti a bambini, giovani, insegnanti e genitori sui seguenti temi:

Sicurezza su Internet, Giornalismo ed Informazione digitali, utilizzo creativo delle tecnologie digitali e del Web.

È referente per l’Associazione M.E.C. del progetto Europeo biennale «Unire le forze per contrastare il Cyberbullismo» che interessa otto diversi partner europei con il coinvolgimento di educatori, psicologi ed esperti dei media digitali.